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Federico Binatti reagisce con grande amarezza e profonda delusione dopo la sfiducia subita da sindaco di Trecate, parlando di un atto «grave e irresponsabile compiuto da chi avrebbe dovuto rappresentare con lealtà e coerenza il proprio ruolo istituzionale, facendo un regalo unico alla sinistra e tradendo il mandato ricevuto dagli elettori».
Senza fare nomi, Binatti addossa ogni responsabilità a Michela Cigolini, accusandola di aver firmato la sfiducia per «una rivalsa personale: non essere riuscita a imporre il proprio candidato, Rossano Canetta, al prossimo congresso cittadino di Fratelli d’Italia, imposizione priva della legittimazione dei voti della maggioranza degli iscritti».
L’ormai ex sindaco di Trecate sottolinea che «nessuna critica politica o amministrativa era mai stata manifestata, nessuna proposta costruttiva era mai giunta», e denuncia un comportamento che «nulla ha a che vedere con il bene della comunità e che rivela una pericolosa commistione tra ambizioni personali e funzione pubblica». Secondo Binatti, chi agisce per interesse personale, «ha svenduto il futuro della nostra città e della nostra Provincia, spezzando un lavoro avviato con serietà, passione e pieno mandato popolare».
Rivendicando l’impegno profuso nei mesi difficili, dice: «Abbiamo lavorato con impegno per dare concretezza a un programma politico fatto di progetti e visione». Ma, aggiunge amareggiato, «chi si è schierato contro l’amministrazione è lo stesso che avrebbe dovuto rimboccarsi le maniche per migliorare sempre di più la nostra città, nelle proprie deleghe e nell’attività consiliare».
Binatti accusa le opposizioni di aver preferito «il chiacchiericcio da corridoio, le voci da bar, le manovre oscure alla trasparenza, all’onestà e all’impegno», trasformando «il dibattito politico in una guerra di potere personale».
Conclude con un appello ai cittadini: «Ho comunque fiducia nella memoria e nella lucidità dei trecatesi e delle persone per bene. Saranno loro a giudicare chi ha lavorato con spirito di servizio e chi ha agito per interesse personale, chi ha costruito e chi ha solo distrutto». Ribadisce la sua fermezza: «Io non mi piego ai ricatti, e continuerò a credere e a lottare per una politica fatta di responsabilità, coerenza, verità e rispetto per i cittadini. Il bene del territorio e di una comunità vengono sempre prima delle ambizioni personali».
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