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Una giornata intensa, di memoria e impegno civile, quella che Novara ha vissuto domenica 2 giugno in occasione del 79° anniversario della nascita della Repubblica Italiana. Le istituzioni locali, affiancate da cittadini e rappresentanze civili e militari, si sono unite per commemorare una data che segna il passaggio dalla monarchia alla democrazia, scelta nel 1946 attraverso un referendum storico.

Le celebrazioni si sono aperte con la lettura del messaggio ufficiale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, da parte del Prefetto di Novara Francesco Garsia. Parole che hanno riaffermato l’importanza dei valori fondanti della Repubblica, della Costituzione e delle istituzioni come baluardi di libertà, unità e pace.

Il sindaco Alessandro Canelli ha posto l’accento sul significato profondo della ricorrenza, ricordando come il 2 giugno rappresenti anche l’ingresso delle donne nella vita politica nazionale: «Fu la prima volta in cui le italiane votarono, e 21 di loro entrarono nell’Assemblea Costituente. Un passo fondamentale verso una democrazia più inclusiva».

Il presidente della Provincia, Federico Binatti, ha invece richiamato il ruolo delle istituzioni nel garantire un futuro basato su libertà, giustizia sociale e rispetto dei diritti: «Il 2 giugno ci ricorda che la Repubblica è un progetto comune, da costruire ogni giorno con il contributo di tutti, a partire dai volontari che lavorano nel silenzio per il bene collettivo».

Una giornata, dunque, all’insegna della riflessione sui principi su cui si fonda il Paese, con uno sguardo rivolto al presente e alla responsabilità condivisa di continuare a custodirli.

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