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«Nei prossimi anni Novara e il territorio circostante attrarranno colossali investimenti, un’opportunità storica destinata a ridefinire le prospettive economiche di quest’area del Piemonte». Con queste parole il neopresidente di Confindustria Novara Vercelli Valsesia, Carlo Robiglio, ha aperto l’annuale Assemblea dell’associazione, organizzata con Confindustria Piemonte e svoltasi a Novara.

Robiglio ha sottolineato il ruolo cruciale che dovranno assumere le imprese nel guidare la trasformazione del territorio: «Dobbiamo essere protagonisti di questa evoluzione per le nostre imprese, i giovani e le comunità, collaborando in modo stretto con le amministrazioni per trasformare gli investimenti in crescita sostenibile».

Nel suo intervento, il presidente ha ribadito l’importanza della responsabilità sociale d’impresa e dello sviluppo di una cultura d’impresa che valorizzi le esperienze virtuose e favorisca il dialogo tra imprenditori, comunità e istituzioni. Focus anche sulla necessità di affrontare l’invecchiamento della popolazione attiva e l’elevato numero di Neet, che nella zona raggiunge il 20%.

Durante la giornata, è intervenuto anche il presidente di Confindustria Piemonte, Andrea Amalberto, che ha illustrato i cinque assi strategici su cui costruire il futuro industriale della regione:
- crescita delle medie imprese,
- connessioni tra start-up, PMI e grandi imprese,
- semplificazione normativa,
- strumenti finanziari più efficaci,
- attenzione concreta ai territori.

Presente all’evento anche il presidente nazionale di Confindustria, Emanuele Orsini, che ha sottolineato le criticità legate all’approvvigionamento energetico: «Serve coraggio per superare le divisioni politiche e costruire un sistema produttivo stabile. L’industria deve tornare al centro dell’agenda nazionale, puntando su ricerca, sviluppo e certezza delle regole».

Sul tema dell’energia è intervenuto anche il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, sottolineando il ritardo italiano nel diversificare le fonti energetiche: «Siamo ancora troppo dipendenti dal gas. Dobbiamo puntare su rinnovabili, idroelettrico, geotermico e sul nucleare di nuova generazione, con i primi impianti industriali attesi per il 2031-2032».

La giornata ha visto i saluti del rettore Menico Rizzi (Università del Piemonte Orientale), del sindaco Alessandro Canelli e un collegamento da Kiev del presidente della Regione, Alberto Cirio.

A seguire, una tavola rotonda con ospiti di rilievo come Regina Corradini D’Arienzo (Simest), Dario Fabbri (Domino), Marco Fortis (Fondazione Edison) – che ha presentato uno studio esclusivo sull’economia regionale – e Francesca Mariotti (Almaviva).

Robiglio ha infine ribadito gli obiettivi del suo mandato: rafforzare il rapporto con le nuove generazioni, promuovere formazione, sicurezza, welfare e parità di genere, sostenere la sostenibilità ambientale, accompagnare le imprese nei passaggi generazionali e favorirne la crescita dimensionale e l’internazionalizzazione, anche attraverso un maggiore dialogo con Bruxelles.
«In un contesto di crescente incertezza – ha concluso – è fondamentale un confronto costante con le istituzioni e una visione strategica di lungo periodo».

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