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Un uomo di 85 anni residente nel Novarese è stato infettato dal West Nile virus, trasmesso da una zanzara. L’anziano ha manifestato febbre alta e disturbi neurologici, che hanno reso necessario il ricovero all’ospedale Maggiore. Dopo un miglioramento delle sue condizioni, i medici hanno deciso di dimetterlo e farlo rientrare a casa.

Non è la prima volta che il West Nile virus provoca complicazioni neurologiche nel territorio novarese. Un medico di famiglia ricorda come nell’agosto 2022 un agricoltore di Borgolavezzaro avesse superato la fase acuta della malattia senza conseguenze permanenti.

Anche a Romentino, una donna ha vissuto una lunga battaglia contro il virus. Paola, come racconta il marito Ottavio, nell’estate 2022 aveva febbre e sintomi inizialmente scambiati per Covid, ma poi è emerso che era stata colpita dal West Nile virus, che le ha causato un’encefalite. Dopo anni di riabilitazione motoria, oggi Paola ha quasi completamente recuperato la mobilità ed è tornata a guidare un’auto con cambio automatico.

La presenza di zanzare portatrici del virus è stata confermata anche in diversi comuni del Novarese, come Vespolate, Borgolavezzaro, Tornaco, Granozzo, Cerano e in alcune zone di Novara. L’Ipla (Istituto per le Piante da Legno e l’Ambiente) segnala che le trappole per insetti catturano zanzare infette, ma il loro punto di cattura è poco rilevante perché questi insetti si spostano su vaste aree. Questo implica la necessità di prestare attenzione su tutto il territorio circostante per prevenire nuovi contagi.

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