Condividi:

La provincia di Novara si trova al centro di un intreccio criminale complesso, schiacciata tra le mafie lombarde che cercano di espandersi e i clan radicati nel vicino Vercellese. Tuttavia, né le organizzazioni lombarde né quelle vercellesi sono ancora riuscite a stabilire un controllo stabile sul territorio. A dominare invece sono i gruppi criminali stranieri, attivi soprattutto nel traffico di droga, prostituzione e truffe online. Un altro allarme arriva dalle «baby gang», protagoniste di rapine e aggressioni seriali.

La Direzione investigativa antimafia (Dia), nel suo rapporto 2024, evidenzia come il Novarese non sia immune dalle infiltrazioni mafiose. Il territorio vede la presenza crescente della ‘ndrangheta, particolarmente influente in Piemonte e Lombardia, che spesso trova sponde tra imprenditori locali. Novara è infatti un punto di passaggio strategico, esposta ai gruppi criminali lombardi, mentre a Santhià, nel Vercellese, sono attivi esponenti della ‘ndrangheta legati alla cosca Raso-Gullace-Albanese.

Nel 2024 sono state eseguite due importanti operazioni contro imprenditori vicini a clan calabresi, coinvolti in riciclaggio e reati finanziari. La presenza in provincia di carcerati appartenenti a famiglie mafiose aumenta il rischio di infiltrazioni sul territorio.

Infine, la Dia segnala la presenza di gruppi stranieri di origine maghrebina, albanese, romena e nigeriana, attivi in varie attività illecite, e richiama l’attenzione sulle baby gang, con un costante lavoro delle forze dell’ordine per contrastare questo fenomeno.

Tutti gli articoli