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Minacciato con un coltello alla gola e al fianco, rapinato e costretto a rinunciare a inseguire i suoi aggressori sotto la minaccia di morte. È quanto accaduto a un giovane novarese la sera del 28 settembre 2020, in via Solferino angolo via Regaldi, nei pressi della piscina comunale e del parchetto.

Per quella rapina è stato condannato a sette anni di reclusione il 25enne Abderahman Fathi Selouma, cittadino egiziano residente a Milano. La sentenza, pronunciata nei giorni scorsi, ha accolto integralmente la richiesta del pubblico ministero Mario Andrigo. L’avvocato difensore Annalisa Bonaiuto aveva invece chiesto l’assoluzione, sollevando dubbi sull’identificazione dell’imputato.

Secondo il racconto della vittima, tre uomini lo avevano assalito mentre si trovava in auto e costretto a consegnare un pacco contenente un chilo di canapa. Selouma era stato identificato dalla vittima come colui che teneva il coltello al fianco e al quale era stato consegnato il pacco. Il riconoscimento era avvenuto attraverso gli album fotografici mostrati dalla polizia. Le telecamere di un asilo vicino non avevano ripreso la scena. Per l’imputato, già residente a Milano, il tribunale ha anche disposto la misura del divieto di dimora in provincia di Novara.

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