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Si è conclusa nel mese di luglio 2025 la seconda fase del progetto di digitalizzazione dei Periodici storici del Novarese, un’iniziativa promossa dalla Biblioteca Negroni e cofinanziata dalla Regione Piemonte. Dopo la prima tranche realizzata nel 2024, anche questa nuova fase si è concentrata sulla valorizzazione e sull’accessibilità del patrimonio documentale locale, con l’obiettivo di renderlo fruibile online a un pubblico sempre più ampio.
Il progetto ha riguardato una selezione di periodici storici pubblicati tra la metà dell’Ottocento e i primi anni del Novecento. I materiali, una volta digitalizzati, vengono resi disponibili gratuitamente sul portale “Giornali del Piemonte” e sul sito dell’Internet Culturale, la piattaforma dell’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane.
Le testate digitalizzate
Tra i giornali oggetto dell’intervento:
- L’Iride; L’Iride Novarese (1837–1856)
- La Vedetta (1859–1878)
- La Verità; La Verità Novarese (1863–1878)
- Il Monitore Novarese (1874–1879)
- La Libertà (1884–1887)
- Avvenire (1880–1900)
Obiettivi: conservare, valorizzare, divulgare
Il progetto punta a garantire una duplice funzione: da un lato preservare materiali spesso fragili e soggetti a deterioramento, dall’altro democratizzare l’accesso a documenti fondamentali per la comprensione della storia sociale, culturale ed economica del territorio novarese.
“Un patrimonio che va diffuso e reso accessibile a chiunque – spiega l’assessore alla Cultura del Comune di Novara, Luca Piantanida –. Risorse cartacee dalle quali si possono evincere fatti, curiosità, eventi che fanno parte della nostra storia e che meritano di essere tramandati. Un sentito ringraziamento va alla Regione Piemonte per aver sostenuto per il secondo anno questa iniziativa di grande valore”.
Collaborazioni e iniziative sul territorio
Un elemento caratterizzante del progetto è stato il coinvolgimento del territorio: il lavoro è stato realizzato insieme a un Gruppo di lavoro composto da bibliotecari, volontari, enti locali, biblioteche del SBBN e del POLO UPO SBN, oltre all’Università delle Tre Età di Novara.
Tra le iniziative più apprezzate, la pubblicazione delle “Curiosità in pillole”, brevi estratti e aneddoti tratti soprattutto dal periodico L’Iride, diffusi periodicamente sia online (siti web e social media) sia offline (locandine nelle biblioteche), per stimolare la curiosità e l’interesse verso la storia locale.
Un progetto che guarda al futuro
“Conservare la memoria del passato e renderla accessibile, fruibile e viva per le generazioni future – commenta Marina Chiarelli, assessore alla Cultura e alle Politiche giovanili della Regione Piemonte –. L’identità dei territori si custodisce anche in questi documenti preziosi, spesso difficilmente accessibili. La digitalizzazione li mette a disposizione di tutti, online, valorizzandone il contenuto e rispettando le nostre radici”.
Il progetto è stato segnalato anche sulla piattaforma Dicolab “Share. Pratiche di cultura al digitale”, curata dalla Fondazione Scuola dei beni e delle attività culturali, con l’intento di promuovere le buone pratiche di digitalizzazione a livello nazionale.
La Biblioteca Negroni punta ora a proseguire il percorso anche nel 2026, sempre con il sostegno della Regione Piemonte, per costruire nel tempo una vera e propria collezione digitale dei periodici storici novaresi, accessibile gratuitamente online e destinata a diventare punto di riferimento per studiosi, appassionati e cittadini.