Condividi:

Nella serata di martedì 9 luglio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Novara, impegnati nei servizi di sicurezza nell’area della Stazione Ferroviaria, hanno arrestato un uomo e denunciato un secondo soggetto per possesso di sostanze stupefacenti.

A finire in manette A.I., cittadino ganese classe 1997, residente a Torino e incensurato, trovato in possesso di 199 compresse di un farmaco a base di Tapentadolo e Carisoprodol, sostanze oppioidi non autorizzate in Italia ma a forte effetto stupefacente. Denunciato in stato di libertà anche E.C., cittadino nigeriano classe 2005, residente a Biella e con precedenti di polizia, che aveva con sé 3 compresse dello stesso tipo.

Una nuova droga pericolosa, già emergenza in Africa

Il farmaco sequestrato, prodotto e di libera vendita in India, è vietato in Italia per i gravi effetti collaterali che comporta: difficoltà respiratorie, convulsioni, sonno profondo e potenzialmente esiti letali. Inoltre, crea un forte stato di dipendenza. La sua diffusione preoccupa perché si tratta di una nuova sostanza, molto simile al Tramadolo, altro oppioide usato in ambito medico ma largamente abusato in Africa, dove costituisce una vera e propria emergenza sociale e sanitaria, soprattutto tra le fasce più povere.

Misure cautelari

L’arresto di A.I. è stato convalidato dal Giudice per le Indagini Preliminari, che ha disposto per lui l’obbligo di dimora nel Comune di Torino e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria tre volte a settimana.

Secondo gli inquirenti, questo potrebbe essere uno dei primi sequestri in Piemonte di questa nuova sostanza, il cui consumo, economico e facilmente reperibile attraverso canali paralleli, potrebbe rapidamente diffondersi tra i soggetti più vulnerabili.

Tutti gli articoli