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GALLIATE - Aveva ricevuto 309 mila euro in assegni emessi dai conti della Fonderia Galliatese, a fronte di fatture false per prestazioni mai effettuate. Per questo motivo C.V.. è stato condannato in via definitiva a 2 anni di reclusione e al pagamento di 4 mila euro di multa per il reato di riciclaggio.

La vicenda è emersa nell’ambito di un processo più ampio, che aveva coinvolto anche un’ex contabile dell’azienda – leader nel settore delle fusioni in ghisa antiusura – accusata di appropriazione indebita per un ammanco complessivo di oltre 3 milioni di euro tra il 2008 e il 2015. Tuttavia, per lei i fatti sono risultati prescritti, mentre altri quattro imputati sono stati assolti.

L’uomo, invece, è stato ritenuto responsabile di aver negoziato 59 assegni di provenienza illecita. Quando i vertici dell’azienda gli chiesero spiegazioni, ammise di averli ricevuti dalla contabile e di averle restituito l’importo in contanti, trattenendo per sé circa 64 mila euro.

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