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Condannato a 3 anni e 9 mesi di reclusione un uomo di 53 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali nei confronti della moglie. La donna, una 40enne di origine albanese, aveva denunciato anni di violenze fisiche e psicologiche, trovando rifugio in una casa protetta dopo l’ultimo grave episodio.

I fatti risalgono ad almeno due anni fa: minacce con coltelli, insulti, umiliazioni, aggressioni. Il racconto in aula è stato drammatico. La vittima ha riferito di essere stata presa per i capelli, trascinata a terra e colpita con calci alla schiena. In un’altra occasione, nel luglio 2023, l’uomo le avrebbe rotto i denti: fu necessario l’intervento dei carabinieri di Cameri, che portarono la donna al pronto soccorso.

La quarantenne ha spiegato come l’ex compagno la controllasse in modo ossessivo, arrivando a fare fino a 40 videochiamate al giorno e chiedendole di mostrare in diretta l’ambiente circostante per verificarne la posizione. La donna ha anche raccontato di essere stata buttata fuori casa più volte, anche quando la coppia non abitava ancora nel Novarese.

Nonostante un periodo di separazione, i due avevano ripreso la convivenza: «Aveva promesso di cambiare, ma non è mai successo», ha detto la vittima.

Oltre alla condanna, il tribunale ha disposto un risarcimento di 3.500 euro per la donna, costituitasi parte civile. La vicenda si inserisce in un contesto di violenza domestica purtroppo ancora troppo diffuso.

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