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Aveva adocchiato un anziano per strada, lo aveva avvicinato con una scusa e, approfittando di un momento di distrazione, gli aveva sottratto il portafogli. Poi, con la carta di credito appena rubata, si era recata a uno sportello bancomat e aveva effettuato un prelievo prima che il furto venisse scoperto. È quanto accaduto a Novara nel 2020 e per cui, ieri, una donna di 36 anni, domiciliata in Lomellina, è stata condannata a 2 anni di reclusione e 900 euro di multa per utilizzo indebito di carta di credito. Il processo si è concluso con una condanna legata esclusivamente all’uso illecito della carta, poiché nel frattempo è caduta l’accusa di furto con destrezza. La vittima ha infatti deciso di ritirare la denuncia, impedendo così di procedere su quel capo d’imputazione.

Il colpo, seppur fruttato solo poche centinaia di euro, ha avuto conseguenze penali pesanti per l’imputata, già nota alle forze dell’ordine. La sentenza è di primo grado e potrà essere impugnata. L’episodio riaccende l’attenzione sui reati ai danni delle persone anziane, spesso prese di mira con tecniche rapide e insidiose. Le autorità invitano i cittadini a segnalare comportamenti sospetti e a prestare particolare attenzione quando si trovano in luoghi pubblici.

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