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Consegne rapide, contatti via cellulare e dosi pronte nel bauletto dello scooter. Così un 47enne novarese, D.V., operaio residente nel quartiere Sant’Antonio, aveva messo in piedi una fiorente attività di spaccio. Dopo una segnalazione anonima e un’indagine della Squadra Mobile, lo scorso 9 febbraio è scattata la perquisizione nella sua abitazione: gli agenti hanno trovato oltre mezzo chilo di stupefacenti, tra cocaina e hashish, oltre a denaro contante e materiale per il confezionamento delle dosi.
Nel dettaglio, sono stati sequestrati 100 grammi di cocaina e 500 grammi di hashish suddivisi in sacchetti con la scritta “Mousse super”, un bilancino di precisione, strumenti per la preparazione delle dosi e circa 500 euro in contanti. La droga era nascosta tra l’appartamento e il bauletto dello scooter usato per muoversi in città, presumibilmente per rendere più rapide le consegne.
Le indagini hanno confermato che lo spaccio avveniva con incontri lampo, organizzati via messaggio: bastava specificare tipo e quantità della sostanza richiesta, e il pusher provvedeva alla consegna, sotto casa o in strada.
Oggi, in tribunale, l’uomo ha scelto di patteggiare una pena di 3 anni e 2 mesi di reclusione e una multa di 16 mila euro, con l’accusa di detenzione di droga ai fini di spaccio.